Gli ambiti territoriali ottimali per l'organizzazione del servizio idrico sono aree sulla base delle quali sono organizzati i servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell'acqua potabile ad uso civile, nonché di fognatura e depurazione delle acque reflue (art. 1 comma 2 della L.R. 13/97).
Tipo di partizione: Gestione
Data di creazione: L. R. 23/75
Ultimo aggiornamento: L.R. 13/97
Organismi competenti: Regione Piemonte
Per saperne di più: L.R. 20/1/1997 n° 13, Deliberazione della Giunta Regionale 24/11/1997 n° 31-23227, L.R. 20/1/1997 n° 13
L'organizzazione e la gestione del servizio idrico per lungo tempo sono stati assolti da consorzi volontari di Comuni contermini.
La legge 183/89 impone alle regioni la gestione delle risorse d'acqua e di terra attraverso l'individuazione di bacini e sub-bacini idrografici mediante piani di bacino. Tale indicazioni, insieme a quelle riportate nella L 319/76 sono state recepite dal Piano direttore regionale per l'approvvigionamento idropotabile e l'uso integrato delle risorse idriche approvato il 26/10/1992.
A seguito della legge statale 36/94 la Regione del Piemonte ha delimitato gli ambiti ottimali per l'organizzazione del servizio idrico con L.R. 13/97.
La legge regionale 13/97 prevede la costituzione dell'Autorità d'ambito.
L'Autorità d'ambito è composta:
dai Sindaci dei Comuni non appartenenti alle Comunità Montane o loro delegati;
dai Presidenti delle Comunità Montane o loro delegati;
dai Presidenti delle Province o loro delegati.
L'Autorità d'ambito ha sede presso la Provincia cui appartiene il maggior numero di abitanti residenti nel territorio dell'ambito.
La funzione di governo e di coordinamento è assegnata alla Conferenza Regionale delle risorse idriche.
L' Autorità di Ambito:
approva il programma di attuazione delle infrastrutture e l'acquisizione delle altre dotazioni necessarie per l'erogazione del servizio;
definisce il modello organizzativo e individua le forme di gestione del servizio idrico integrato;
determina le tariffe del servizio idrico e dispone in ordine alla destinazione dei proventi tariffari.
La gestione del servizio può essere assegnata ad un soggetto imprenditore (privato, pubblico o misto) scelto dall'Autorità di Ambito nelle forme previste, ad un organismo di gestione già operante sul territorio, o gestito direttamente dall'Autorità di Ambito attraverso una propria struttura organizzata allo scopo.